lunedì 27 maggio 2013

I Due Stadi di Patate e Carciofi

Forse mi ripeto, ma io adoro i carciofi. E penso che quando sono con le patate e l'aglio, diano luogo ad un sapore tutto nuovo che succede solo con loro. Sono tornata da danza, pulisco velocemente i carciofi mammole e li metto in pentola a pressione con una patata e un po' di aglio, un cucchiaino di olio extra vergine di oliva e un po' di acqua. Chiudo. Mentre mi cambio cuociono per circa 10 minuti, ne tiro fuori una parte e li mangio subito, gli altri stanno completando la rosolatura a pentola chiusa per altri 5 minuti. I primi sono delicati e puri, i secondi sono saporiti e gustosi. Adoro entrambi gli stadi.
...sulla bistecca di soia...sorvoliamo.

domenica 19 maggio 2013

Temporali


La crema di porri poi l'ho spolverata con paprika dolce e curcuma...stasera invece ho freddo, è tutto il giorno che un temporale gira nel cielo e dentro di me. Ho riacceso i caloriferi, messo a bollire così tanta acqua che potrebbe servire per un parto in casa e ho fatto un te bollente. E' un chai tea a cui ho aggiunto grani di pepe nero e frutta di bosco essiccata. Scaldo anche il latte che servirà per il te, quando lo verso nella tazza si forma una nuvola...ho tagliato a vivo un pompelmo e una arancia, ho sete e questa è la cena di stasera. Fuori ha smesso di piovere sta calando il buio, è il 19 maggio e il cielo e il clima sono lo specchio di questo periodo turbolento per tutti. C'è freddo e incertezza. E le cose non sono come dovrebbero essere...non resta che osservare e accendere una luce nel buio.

giovedì 16 maggio 2013

Asparagi Olio e Limone e Uova in Camicia ...stropicciata

E' un po' di giorni che volevo provare a fare le uova in camicia. Non le ho mai mangiate e tantomeno fatte...ho letto le istruzioni e mi ci sono buttata. In una pentola ho messo l'acqua con un cucchiaio di aceto. Quando l'acqua bolle, inizio a farla girare, mescolandola con un cucchiaio, creando un vortice. Verso nel centro del vortice un uovo che ho già sgusciato e tenuto in una ciotolina. In teoria, il movimento vorticoso dovrebbe far rapprendere l'albume in forma di palla tutta intorno al tuorlo che rimane morbido al centro del bianco. In teoria. In pratica l'uovo si stropiccia tutto in giro e ho dovuto prendere un mestolo forato per raccoglierlo. E questo è l'uovo che si vede a destra nella foto, quello con il tuorlo cotto.
Ci ho riprovato. Tempo fa qualcuno mi aveva raccontato di come fa le uova in camicia sua mamma, che le mette nel mestolo e cala il mestolo nell'acqua bollente acidulata. Peccato che ho sgusciato l'uovo nel mestolo forato e che l'acqua era troppo bassa. Sarà che ho malditesta e non sono concentrata. Vabbè, riproverò un'altra volta. Oggi mi mangio questi due ovetti, brutti ma buoni.
Li accompagno con asparagi cotti in poca acqua e lasciati belli al dente. In una ciotola ho sbattuto, fino ad ottenere una emulsione, il succo di mezzo limone e due cucchiai di olio extra vergine di oliva. Prelevo gli asparagi con una pinza e li metto in un contenitore rettangolare, ci verso sopra la citronette, chiudo con il coperchio e agito con un movimento simile a quello che si utilizza per girare le frittate. In brevissimo tempo gli asparagi sono cosparsi della salsina e posso prelevarne una parte e metterli nel piatto.
Yum! che bontà...


Sul fuoco ho messo anche a cuocere, nella pentola a pressione, la parte verde di due grossi porri e la parte bianca di uno, tagliati a fette e con poca acqua. Quando inizia il sibilo calcolo circa 7/10 minuti poi spengo e lascio li. Servirà, tolto quasi tutto il brodo, per fare una crema di soli porri, densa e delicatissima, frullandoli con il minipimer e servendola con una spolverata di grana padano e una C di olio extra vergine di oliva. Con il freddo che fa, stasera tornata da flamenco, sarà bellissimo trovare qualcosa di caldo e cremoso che mi accompagni per andare a letto.

mercoledì 8 maggio 2013

Pesci

Ieri improvvisamente mi è tornata la voglia di mangiare pesce. E' una cosa strana questa, il pesce mi piace ma ultimamente l'odore mi dava fastidio, soprattutto se crudo. Ieri invece, improvvisa, ho pensato al tonno. Mi pregustavo delle verdure che avevo già preparato mischiate con il tonno. So che il tonno in scatola non c'entra niente con il discorso che ho iniziato a fare, ma non so come spiegarlo, per me è collegato.
Così ieri sera quando sono andata a cena dai miei, trovare un magnifico piatto di carpaccio di tonno e un altro pesce bianco, credo branzino, cotti solo con il succo di limone, un po' di olio extra vergine di oliva e qualche frutto di bosco, è stata una sorpresa graditissima. Mi sono mangiata il piattone con gusto. I frutti di bosco, lamponi e mirtilli, stranamente si sposano in maniera divina con il sapore del pesce marinato. Prendo un pezzetto di tonno e un lampone, e l'esplosione di gusto sulle papille è una meraviglia. Il lampone ha un sapore molto peculiare, è dolce e aspro e profumato...con il tonno che è morbido e carnoso si amalgama e crea un nuovo sapore, inedito e curioso, buonissimo.

Stamattina alle dieci avevo già fame, ho temporeggiato ma poi...ho aperto una scatola di tonno pazzesco e buonissimo, l'ho sgocciolato dell'olio di oliva, e l'ho messo in una bella ciotola bianca. Ho unito le verdure già preparate ieri, melanzana a cubetti, peperone a listarelle e radicchio di Chioggia a spicchi, che avevo stufato lentamente in padella con solo un cucchiaino di olio extra vergine di oliva e due cucchiai di acqua. La Chioggia è amarognola, il peperone invece dolcissimo. E la melanzana morbida e sugosa del succo rilasciato dalle altre due verdure. Assaggiavo un trancio di tonno con una verdura o con l'altra e ogni volta era un alternarsi di sapori. Il tonno si sposa con tutte e dona a tutte una  consistenza carnea e delicata. Ho mangiato alle undici e mezza. Avevo fame. Ora un bel te caldo ed esco. Fuori mi aspetta una magnifica giornata.

mercoledì 1 maggio 2013

I Due Volti della Stessa Minestra

Oggi a pranzo ho preparato degli asparagi, cotti in poca acqua e lasciati belli al dente, conditi solo con un'emulsione di olio extra vergine di oliva e succo di limone, erano di un verde brillante e perfetto. Li ho usati per accompagnare delle scrambled eggs  morbidissime. Pensavo di cimentarmi nelle uova in camicia, che non ho mai fatto, ma mio papà adora le uova strapazzate e allora ho incrociato le dita e le ho fatte, di solito mi vengono troppo cotte e asciutte e con quell'odore di freschino che non mi piace. Questa volta ho messo un cubetto microscopico di burro e un cucchiaino di olio extra vergine di oliva, giusto per ungere la padella. Ho sgusciato quattro uova e le ho rotte immediatamente mischiandole un po' ma non troppo. Il fuoco basso. Mentre trasferivo gli asparagi in un piatto e ci versavo sopra la citronette, le uova hanno iniziato a rapprendersi. Con una spatola ho velocemente portato i bordi verso il centro e ho spento il fuoco. Ho lavorato di spatola fino a che il bianco non fosse morbidamente rappreso ma il giallo avesse ancora l'aspetto untuoso e soffice. Le ho spadellate subito nei piatti e abbiamo messo solo un pizzico di sale. Le uova strapazzate continuano a cuocere ancora un po' pure nel piatto, quindi va calcolato anche questo tempo nel totale della cottura. Per concludere ho condito, con la citronette rimasta dagli asparagi, un piatto di cicoria matta tagliata sottile sottile e pomodori a cui ho aggiunto uno scalogno che se ne stava a rondelle immerso nell'aceto dall'inizio della preparazione di tutto. Non ci sono foto, mio papà e io avevamo fame e ci siamo gustati questi sapori che si combinavano perfettamente. Una fettina di lardo appoggiata delicatamente sulle uova strapazzate e un pochino di gorgonzola con la cicoria matta hanno rappresentato l'unico strappo alla dieta. Il pranzo è stato rilassante e piacevole, abbiamo chiacchierato tanto e ci siamo bevuti due caffè a testa. Bello!
Stasera quindi avevo fame. Ho tagliato una piccola patata e una patata dolce a cubetti, due coste di sedano e due porri a rondelle e ho messo tutto nella pentola a pressione con del brodo di pollo che avevo in frigorifero. 10 minuti di cottura dall'inizio del fischio e la minestra era pronta.
Ne ho mangiati due piatti, il primo con una cucchiaiata di crescenza spolverata di peperoncino piccante e la seconda con una grattugiata di grana padano. Entrambe hanno ricevuto la loro C di olio extra vergine di oliva a crudo. Buonissimo.
Mentre la minestra cuoceva, ho sbucciato e affettato un avocado. Era morbidissimo e cremoso, l'ho cosparso di pepe nero macinato al momento e succo di limone. Ne ho mangiato metà a fine cena, l'avocado fa benissimo alla pelle e ai capelli. L'altra metà, domani, me la gusterò con un po' di bresaola Chiavennasca. Una delizia.