sabato 14 marzo 2009

Cibo per il Corpo e Cibo per la Mente

Lo so, può sembrare un piatto punitivo, ma non è così...

Puree di fave
Al brodo delle cosce di pollo dell'altra sera ho aggiunto un misto di spezie in polvere (zenzero, curry, garam masala) e fave sgusciate. Ho chiuso il coperchio della pentola a pressione e dal sibilo ho calcolato 15 minuti di cottura. Ho spento il fuoco e con il minipimer ho frullato fino ad ottenere un puree bello sodo. Impiattato e condito con un filo di olio extra vergine di oliva.

Ho lavato un 1/2 gambo di sedano verde e l'ho posizionato di lato, una fetta di ricotta freschissima condita con olio extra vergine di oliva e pepe nero appena macinato e un pochino di Sweet Chili Spring Rolls Sauce.

Con il gambo del sedano prelevavo un pochino di ricotta e un po' di salsa, solo chi ama la mostarda può capire il connubio di sapore dolceneutro e agrodolcepiccante e di consistenze cremoso e lisciolucido che questa combinazione fa gustare. Il sapore salatigno e la croccantezza frescacruda del sedano pulisce e prepara il palato per un'altra esperienza, si procede con due morbidezze contrapposte quella calda e piccante del puree di fave e quella fredda e delicata della ricotta, temperature diverse sia fisiche che sensoriali perché il puree l'ho servito appena fatto, caldo. Ogni tanto un granello di pepe rimasto più grande degli altri faceva esplodere il suo sapore pungente e bollente sulla lingua. Ecco poi due piccantezze asiatiche diverse, le spezie indiane del puree e il peperoncino agrodolce del sud est asiatico, una infuocata e secca e l'altra che mitiga con la sua freschezza dolciastra.Quello che ho capito in un anno e 1/2 di dieta è che l'unione della mente e dei sensi possono fare la differenza.
Approcciarsi ad un piatto così, vedendolo come "da dieta" non riempirà ne gli occhi ne la pancia. Allora ho smesso di dire che sono "a dieta".
Cosa, quanto e come mangio non deve essere per forza un argomento di discussione. Mi sono fatta questo piattino semplice e leggero perché avevo voglia di qualcosa di caldo e di qualcosa di fresco, di qualcosa di cremoso e di qualcosa di croccante e avevo voglia anche di qualcosa di piccante e pungente.
Se si lascia decidere il corpo e non si da ascolto agli sproloqui della mente, il corpo sa cosa vuole: sensualità.
L'approccio giusto quindi è quello dei sensi, se si appagano i sensi, il corpo sarà calato in uno stato sensuale.
Saturarsi con quantità di cibo abnormi, monogusto e monoconsistenza, porta allo stordimento della mente e alla quiescenza del corpo e dei sensi.
L'abbiocco postprandiale mette a tacere quelle esigenze che non riusciamo a decifrare o gestire: il bisogno di essere desiderati e amati. Il bisogno di essere apprezzati e di sapere che la nostra esperienza è importante per qualcuno che noi desideriamo e apprezziamo.
Il satollarsi con il cibo crea un'illusoria sensazione di essere in pace con se stessi. Ma si è solo con se stessi e non abbastanza lucidi da permettersi di capire che non si è "in pace".
Si è solo soffocato nel grasso quella voce interiore che chiede "di più". Si è solo voluto credere che quel "di più" che la voce interiore chiede fosse "più cibo".
Il cibo è comodo, pronto, non richiede di mettersi in gioco ne fisicamente ne emotivamente, il cibo conforta. Ma il suo conforto può essere l'unico che pensiamo di poterci permettere.
Non è così. Io sono la voce interiore e voglio "di più", più amore, più sesso, più apprezzamento, più desiderio, più condivisione, più esperienza, più sensazioni, più emozioni, più varietà, più gusti, più consistenze. Io voglio di più.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara MK, e' da un po' che seguo il tuo blog. Voglio farti i complimenti per quello che fai e per come lo fai!
Sei meravigliosa. Ammiro l'amore con cui ti dedichi a te stessa, hai intrapreso la strada dell'amore. Mi commuovi. Sei una di quelle persone belle, che illuminano il mondo.
Anch'io combatto con i chili di troppo e capisco che sotto la corazza c'e' un essere che chiede di essere amato. Ogni tanto mi scordo di questo essere e non riesco a essere disciplinata come vorrei. Ti sono vicina e ti incoraggio a continuare "sulla strada dell'amore". Un abbraccio virtuale, ma sentito.
Stella mattutina

mk ha detto...

Stella mattutina, le tue parole mi hanno fatto venire i lacrimoni, ti ringrazio per quello che pensi di me, a volte una frase come quella che tu hai scritto può fare la differenza tra continuare trascinandosi e ricominciare correndo... Come avrai letto nell'altro mio blog, anche io avevo questa sensazione di corazza. La Corazza mi ha aiutata a non soffrire e a non correre il rischio di sentirmi rifiutata, ma l'ha fatto tenendomi prigioniera.In un mondo dove l'attuale canone di bellezza femminile è un modello non femminile, per essere percepite come "concorrenziali" e "normali" da una massa che porta occhiali con lenti deformanti, bisogna sacrificare proprio quelle forme che sono sempre state Il Modello di Femminilità. Perché allora, anche io che la penso così, ho intrapreso la strada del dimagrimento? Perché voler essere percepite come "normali" è così importante? Perché essere "diversi" a volte è dura e può diventare una scelta di solitudine obbligata, se sei anche timido. Non si tratta di rinunciare a se stessi, alla propria diversità ma solo di ESPRIMERLA in maniera diversa. Perché so che una volta che sarò riuscita a essere vista da chi ci guarda attraverso quelle lenti come "normale" la femminilità che prima si esprimeva nelle forme, troverà il modo per sbaragliare la "concorrenza"... e il mio essere diversa, non omologata, sarà percepito come una qualità e non come qualcosa di non gestibile. Stella mattutina l'Essere chiuso sotto la corazza SEI TU, ama te stessa, LIBERATI senza indugio e con ostinazione del grasso che ti imprigiona... e poi CHIEDI di essere amata, chiedilo con tutto il tuo essere, con il corpo che avrai amorevolmente creato tu stessa e con la voce dell'essere meraviglioso che sei sempre stata. Ti abbraccio forte, fatti sentire ancora. mk