venerdì 28 marzo 2014

di Radici e Morbidi Baci

Tutto ha inizio con una lezione di burlesque. Il burlesque ti mette a dura prova, sei li in mutande e corpetto che zampetti sui tacchi e ti muovi danzando come una ballerina delle Ziegfeld Follies mentre lo specchio della scuola di danza rimanda indietro il tuo riflesso di un corpo appesantito e non tonico e cominci a fare i paragoni con le altre...e ti intristisci un po'. Poi un giorno scatta qualcosa, forse perché ti sei ripresa il possesso del tuo corpo, perlomeno della gestione, e lo curi, lo levighi, rendendone la pelle setosa e morbida e liscia e ti sei truccata con cura e ti sei avvolta in una nuvola di profumo e la maestra ti fa partire per prima in una prova di improvvisazione, camminata, posa, camminata, glove tease, giro intorno alla sedia e sedersi, allora quando parte la musica, che è la prima volta che la senti, punti gli occhi negli occhi della tua compagna di danza e non li molli, in quel momento è lei il tuo oggetto di seduzione, arrivi alla fine senza aver pensato a cosa fare ma facendolo come fosse la cosa che sai fare meglio. La musica finisce e la vibrazione è palpabile nell'aria. Scatta una risata liberatoria, genuina e di divertimento. E quello che era una situazione di stress è diventata una situazione di carica emozionale.

Nel film "La Grande Bellezza" c'è il personaggio della Santa. Lo avevo rimosso. E io il film l'ho visto senza addormentarmi e mi è piaciuto tanto da volerlo rivedere sul grande schermo dove, con la sua fotografia architettonica e i punti di fuga, il mostrare, attraverso l'occhio della cinepresa, la ricchezza della nostra cultura millenaria, fatta di sassi e non di cartongesso, smuove ancora come il cinema visionario dei grandi registi italiani, e che Hollywood veniva ad imparare e copiare, un qualcosa di inesplicabile e viscerale nell'anima. Una Visione. 
Insomma, avevo completamente rimosso la Santa e mi sono chiesta perché. La Santa è l'unico personaggio radicato del film. Tanto è vero che si nutre di radici. E fa arrivare uno stormo di fenicotteri sulla terrazza romana del protagonista.

Noi possiamo mangiare radici? si. Ho preparato una insalata, di verdure tutte biologiche, con tarassaco, c'erano anche i fiori! erbette rosse da cuocere ma talmente gustose da mangiarle anche crude, due tipi di radicchio a cui ho spazzolato la radice e unite, ho condito con un cucchiaino di olio extra vergine di oliva e un goccio di aceto balsamico di mele. 
Le verdure biologiche hanno un sapore più buono, e questo lo si sente moltissimo nelle insalate, sono gustose e ne puoi mangiare le foglie più esterne perché non sono coriacee e fibrose ma saporite e croccanti. E quelle interne e delicate hanno comunque un gusto spiccato e non blando.
Si mangia insalata e si dimagrisce, e ci si ritrova. Per radicarsi.
Per finire, mi sono concessa delle fragole mature e a temperatura ambiente. In purezza. Le addenti ed è come baciare le labbra dell'amante. Morbide e carnose, profumate e fresche. In quel momento sai che hai fatto qualcosa di giusto e sano e bello per te stessa.
Hai fatto arrivare i fenicotteri sulla tua terrazza.
E se l'hai fatto una volta, se sei riuscita a farti guardare negli occhi e hai creato felicità e liberazione, puoi farlo tutte le volte che vuoi.





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